Il progetto Religion in Public: Forms and Dynamics of Religious Publicization in Italy (RE-PUBLIC) mira a indagare la presenza pubblica della religione nel dibattito mediale e nel settore del marketing per comprendere le principali forme attraverso cui si manifesta.
L'obiettivo è analizzare in una prospettiva diacronica i livelli e le forme di pubblicizzazione della religione nel periodo 2001-2022, ovvero tra due eventi spartiacque a livello internazionale: gli attentati dell'11 settembre 2001 - che per alcuni studiosi hanno segnato l'inizio di un nuovo ruolo pubblico per le religioni - e la crisi globale alimentata dalla pandemia di Covid-19, dalla guerra Russia-Ucraina e dalla situazione in Medio Oriente.
In particolare, la presenza pubblica della religione sarà analizzata tenendo in considerazione due aspetti principali di questo fenomeno: (1) "le religioni che si rendono pubbliche", cioè il modo in cui gli attori religiosi intervengono attivamente nella sfera pubblica, e (2) "l'uso pubblico della religione", ossia gli usi messi in atto da attori non religiosi (politici, pubblicitari ecc.) per raggiungere una molteplicità di scopi materiali e simbolici diversi.
Nel dettaglio, il progetto ha obiettivi sia teorici che empirici:
- definire e rendere operativo il concetto di "religious publicization";
- mappare e classificare i temi legati alla religione nel dibattito mediale in Italia dall'inizio degli anni 2000;
- mappare e classificare gli attori sociali coinvolti (religiosi e non);
- esaminare le caratteristiche e le dinamiche della pubblicizzazione della religione;
- valutare e confrontare in una prospettiva diacronica l'impatto della presenza pubblica della religione nello spazio pubblico.
Lo studio si avvale di un disegno di ricerca mixed-method che include metodi computazionali e qualitativi.